sabato 13 dicembre 2014

SATIRA, sempre a senso unico? O vento che cambia?

La Oggi vorrei portare la vostra attenzione su un fatto di "cronaca cazzara", perché mi tocca da vicino.
Si da vicino perché spesso anche Il Pasquino si diverte a prendere in giro la gente, a provocare a solleticare e tante volte la statua ride di gusto quando centra l'obiettivo e il saccente di turno sbatte la porta.
Volevo portare la vostra attenzione su quanto successo in televisione dove il satirico sinistro VAURO, ha detto a STORACE che i compagni avrebbero dovuto prendere meglio la mira per sparare al leader de La Destra
Storace, pur non brillando per simpatia, aveva chiesto come "risarcimento" la panchina televisiva di VAURO per una settimana, dimostrando si di esserci rimasto particolarmente male per l'istigazione a commettere la violenza più becera (l'omicidio) contro la sua persona, ma di saper anche riconoscere che magari il vignettista si era fatto trasportare un po oltre senza volere.
Ancora una volta però la sinistra schierata ha dato prova di menefreghismo e di arroganza violenta verso chi non ha la loro stessa patente.
Ora, io ho sempre cercato di mantenere due regole di base, ovvero il rispetto della persona in quanto tale e per estensione delle sue idee pur se non condivisibili e il non prendere in giro nessuno per difetti fisici o per estrazione socio-culturale.
Queste sono a mio avviso regole imprescindibili per poter far satira e per poter esser pungenti.
In alcune occasioni ho dimostrato vicinanza a questo o quel politico, spesso in via privata, indipendentemente dal colore della sua tessera e dalle sue idee se fatto bersaglio di minacce o di attacchi ingiustificati. Questo è il comportamento che sempre cercherò di tenere, pur restando acido e cattivo al punto giusto. Questo è il comportamento che vorrei vedere negli altri, correttezza e senso di rispetto, verso le persone e soprattutto verso le idee.
Detto ciò, arrivo al senso del pistolotto, che i più puntuali lettori già avranno intuito. Sono giorni che predico al riguardo, denunciando una legalità a senso unico, un comportamento tutt'altro che democratico da chi quel nome lo porta fieramente in testa, sia che si chiami VAURO o che frequenti assiduamente il circolo cittadino di Crema Nuova. La spocchiosità è innata e ben distribuita a tutti i livelli gerarchici, partendo dai rappresentanti comunali e via via salendo i gradini di provincia e regione dove si consumano i comportamenti più censurabili.
E allora torno ancora sulla perdita di identità di una sinistra arroccata nel proprio potere, un potere che nonostante il fiorentino, o forse proprio grazie a lui, sta giorno dopo giorno scemando a beneficio non tanto dell'ala cattolica che per decenni ha finto di combattere andandoci a letto la sera di nascosto, ma a favore di quella parte sempre crescente  di popolo che comincia ad averne piene le tasche. E allora vediamo un Salvini che quotidianamente aumenta il suo consenso, vediamo una destra più o meno moderata (chissà poi cosa vorrà dire essere o no moderati ai nostri giorni) che giorno dopo giorno torna ad avere coscienza e, senza paura ma con orgoglio, riempie le piazze sta con la gente e cerca di migliorare la situazione sociale di molti cittadini.
Questi comportamenti, vengono quotidianamente portati avanti dai "non sinistri" con orgoglio e con senso d'ordine che mai sono stati pari nei movimenti proletari di antica memoria. 
Un nuovo modo di far politica? 
Assolutamente no, un vecchio modo, il modo in cui si è sempre fatta politica a destra (eccezione per alcuni momenti storici dove è stata confusa la destra con l'opportunismo affaristico di alcuni "alleati") il modo in cui a destra è sempre stato inteso l'essere Italiani.
E allora un'ultima considerazione.
Imparare ad aver rispetto degli avversari politici e spendersi per la propria gente non può che portare al successo, al benessere collettivo e al ritorno di quello Stato Italiano che è da troppo tempo deriso ed umiliato.
Tornerà la sinistra per il bene del popolo Italiano a considerare questi valori?
O resterà schiacciata dal proprio peso, ingigantito oltre modo dall'assenza del Signore di Arcore dalle scene nazionali? Ed è proprio la tenacia con cui hanno combattuto Berlusconi ad averli fregati, eliminato lui, è venuto a galla tutto il marcio che hanno sempre coltivato in casa, tolto di mezzo il loro nemico pubblico numero uno, non hanno più avuto la coperta che nascondeva le magagne di casa propria.
Buon Natale!


http://m.ilgiornale.it/news/2014/12/13/vauro-ai-compagni-sparate-meglio-storace-querela/1075235/


mercoledì 3 dicembre 2014

Il Pasquino ha avuto ragione, ci ha visto lungo!

Voglio partire da qui, confidando nella vostra completa lettura;
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comunicato stampa 
02.12.2014 ore 15.30 ca.
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CasaPound rinvia uno sfratto a Ombriano, “Per l’emergenza abitativa, Mutuo Sociale subito”

Crema, 2 dicembre - “Diritto alla casa. Mutuo sociale subito”. È lo striscione esposto dai militanti CasaPound Italia
stamattina durante una manifestazione a sostegno di un cittadino italiano in emergenza abitativa nel quartiere di Ombriano.

“Siamo qui – spiega il responsabile provinciale del movimento, Gianluca Galli – per aiutare un italiano che rischia lo sfratto in una situazione di morosità incolpevole, ma anche per sensibilizzare le istituzioni sulla questione degli italiani in emergenza abitativa. È ora di agire su tutti i fronti per trovare una soluzione”.

“Abbiam ottenuto - continua Galli - il rinvio al 28 gennaio, data utile per capire se la graduatoria e la conseguente sistemazione in un alloggio popolare andrà a buon fine. Cercheremo inoltre un incontro con la prefettura perché si adoperi per sbloccare un contributo economico già stanziato, ma che l’inquilino non ha ancora ricevuto”.

“Occorre – prosegue - rendere disponibili fondi per alleggerire il peso degli affitti e delle utenze per chi è inquilino moroso incolpevole, anche presso privati, e bisogna rivedere i criteri delle graduatorie. Va favorito l’accesso degli italiani alle case popolari, mettendo fine a quei meccanismi perversi per cui finiscono sempre relegati in coda alle graduatorie”.

“Soprattutto, però – conclude Galli – va adottato il mutuo sociale, la nostra proposta storica per il diritto alla proprietà della casa, l’unica in grado di dare una risposta risolutiva al problema dell’emergenza casa”.
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Venerdì 02 dicembre è andato in scena il primo atto della "calata dei barbari", come qualcuno ha avuto idea di definire l'azione di Casapound.
E voglio credere che possa essere anche una definizione corretta, nello spazio arido e inconcludente della politica locale, ma anche nazionale, sta facendosi spazio la reazione del popolo, la presa di coscienza e la volontà di cambiare nel rispetto delle leggi.
Casapound, è stato nel recente passato un motivo di "scontro" da parte della statua irriverente con i poteri forti di via bacchetta.
Il consigliere regionale, persona che avevo sempre ritenuto equilibrata e disponibile, ha rispolverato l'eskimo e autoproclamandosi paladino della democrazia, mi ha tacciato di colpe non mie attivando quel tribunale del popolo ben condotto dalla vispa "signora" e da altri membri del politboureau di Crema Nuova.
Già, la scomodità di chi non canta con il coro, è partita con il mio avvertimento, (ricordate "e...... se anche a Crema?"), con la mia constatazione che un movimento politico popolare e d'ordine come CASAPOUND ITALIA stava prendendo sempre più consistenza e che prima o poi sarebbe sbarcato anche in città.
Ma la voce che canta fuori dal coro e spesso scoperchia anche le pentole ha toccato più volte sul vivo, complice anche il fatto che la rete degli "informatori", dei cittadini "scocciati" e delle persone che ne hanno "piene le tasche" ogni giorno si ingrossa, crescono gli scontenti e con loro, aumentano le attenzioni verso chi non capisce che oggi non è più ieri.
E siamo all'evento dell'anno, la maratonina e tutto quello che è successo... 
O meglio NON È SUCCESSO.
Il partito non si è schierato, il partito non ha preso alcuna posizione e con lui, anche i suoi esponenti di spicco, lasciando sempre più sola la Sindaco. Il rumoroso silenzio, è passato ai più inosservato, grazie all'allineamento della stampa cittadina (perlomeno quella blasonata con tirature di rilievo), caduto anche l'ultimo baluardo dell'indipendenza , asservito ai forti poteri dell'economia.
E allora resta la statua a chiedere conto dell'operato. Resta solo Il Pasquino a chiedere al segretario perché non ha preso posizione in difesa dei diritti della donna, dei diritti del Sindaco e dei diritti della città. Ma il segretario non approva, non vuole essere scocciato.
La statua irriverente viene messa nel magazzino, accantonata e dipinta come brutta e cattiva, ma la statua ha chiesto solo quello che l'elettore dovrebbe sapere, ma che nessuno vuole chiedere. La statua è scomoda, non deve parlare, la statua deve essere bloccata, bannata come si dice nel mondo in cui "lei" vive. 
Ma la statua ANCHE questa volta ci ha visto lungo e aveva già capito che il vento sta cambiando e che spesso la brezza si trasforma in bufera, una bufera che spazza la piazza e pulisce tutto, strappando spesso, anche le radici di piante che si credeva fossero ben piantate al terreno (o alla sedia).
E allora.... ho lanciato due hashtag, per quanto possa interessare a qualcuno:
#diteloadAlloni
#diteloinviaBacchetta
Ma tranquilli, per me è un gioco, un divertimento, nulla di più. 
Ma vedere la trasformazione e capire i cambiamenti, non dovrebbe essere prerogativa di una statua, dovrebbe essere la caratteristica di un politico che si reputa tale.
Il Pasquino ha avuto ragione, ci ha visto lungo! 
Potrete ignorarlo ma sarebbe più comodo ascoltarne la voce e subirne gli sfottò.
L'unica persona che ha capito tutto, spiace dirlo a certi politici di rango, è stata una ragazzina di quattordici anni, una ragazzina che parla, dice ciò che pensa e ascolta, ascolta quanto c'è di buono e di cattivo.
Signori, una volta si diceva "crescete" ma forse oggi è il caso di dire "tornate bambini".
E concludo con un grande inchino verso quei ragazzi puliti, ordinati e fieri di essere Italiani, ragazzi volonterosi di cambiare quello non va, con il ragionamento, il confronto e la disponibilità verso i cittadini ed i bisognosi.
Quei ragazzi con i capelli corti, che spesso hanno anche i tatuaggi e che non hanno paura di rimboccarsi le maniche per lavorare. 
Non è un gruppo di perditempo, ma una legione di buona volontà! 
E se........ Anche a Crema 
atterrasse l'Idrovolante?
Meditate, sono solo rose rosse....

martedì 14 ottobre 2014

EJA EJA alla cremasca!

HMARCIARE PER NON MARCIRE.
questo d'evessere lo slogan dell'amministrazione BONALDI, la più "fascista" che si è mai insediata in palazzo comunale da sempre, finanche durante il secondo ventennio dello scorso secolo.
L'amministrazione TIRA DRITTO e SE NE FREGA!
Prende decisioni d'imperio e prima o poi leggeremo su una delle veline che pubblicano all'unisono i giornali locali: "Un'ora segnata dal destino batte nel cielo della nostra patria. L'ora delle decisioni irrevocabili."
Senza guardare in faccia a nessuno, l'amministrazione in questi quasi tre anni di dittatura ha spadroneggiato in lungo e in largo, l'azione squadrista si è dimostrata tale in occasione del mancato confronto per il plateatico di piazza Duomo come in occasione del suo arredamento, posato con un colpo di mano mattutino.
Le squadracce hanno imbrattato i muri della città con manifesti e gigantografie di amici degli amici, poi non soddisfatti a distanza di tempo, son tornati ad imbrattar con la vernice.
Sventolando la bandiera dell'AUTARCHIA hanno respinto il nemico " Scendendo in campo contro le forze plutocratiche e reazionarie provinciali che, in ogni tempo, hanno ostacolato e spesso insidiato l'esistenza medesima dell'autonomia cittadina", i nostri hanno prima rifiutato il tribunale (perché da noi non serve, non ci sono reati, e nel caso, eventuali colpevoli saranno giudicati da tribunali del popolo secondo le leggi della saharia), poi hanno bloccato l'espansione coloniale che ci minacciava con la costruzione di un campus scolastico.
In un ipotetico discorso dal balcone di piazza Duomo avremmo sicuramente udito "l'ultimo lustro della storia più recente si può riassumere in queste frasi: promesse, minacce, ricatti e, alla fine, quale coronamento dell'edificio, l'ignobile assedio delle società petrolifere", ma l'amministrazione ha la coscienza tranquilla,  e ha ripristinato quello che è un dovere, servire il popolo ed agevolarlo con prezzi concorrenziali sugli idrocarburi.
Infine: un grande popolo è veramente tale se considera sacri i suoi impegni e se non evade dalle prove supreme che determinano il corso della storia! Per questo motivo si appresta a concedere la variante al PGT per la costruzione della "casa del culto".
Ma TIRA DRITTO anche sulla questione "sport" la dittatura ha voluto l'antico blasone cannibale, e grazie al patto d'acciaio di antica memoria ha prima convinto la costruzione della squadra, poi ha affidato ai costruttori i campi da rendere fecondi e produttivi!
Sono state strappati gli accordi di sudditanza per tutte le strutture cittadine e affidate alle schiere delle società cittadine che ne valorizzeranno le opere.
La stampa è allineata, nessun giornalaio canta fuori dal coro, il minculpop svolge egregiamente il sul lavoro, soldi ben spesi. Restano solo da spezzare le reni a pochi reazionari che reman contro.
Ed infine, dal fianco dei fedelissimi si inneggia finalmente alla rivolta contro i popoli nordici che affamano lo straniero.
I presidi degli amici Bolognesi si sono già mossi per la salvaguardia del diritto.



martedì 7 ottobre 2014

SCONTRI ANTI-MOSCHEA (cronaca surreale dell'assedio al Palazzo)

DUE PESI E DUE MISURE

La contrapposizione di questi giorni sul tema Moschea o Mussala o chiamatela poi come volete, mi ha fatto riflettere, mi ha fatto pensare e volontariamente porre un quesito provocatorio.

E se si usasse lo stesso peso e la stessa misura?

E se i contrari si cominciassero a comportare come fanno solitamente quelli che oggi sono d’accordo?

La mia vuole essere una provocazione e non un’istigazione, oggi più che mai è indispensabile non solo sottintenderlo ma anche rimarcalo perché la solita difficoltà a far comprendere le cose a molta gente, in questo periodo si potrebbe tradurre in una visita al commissariato.

 
 
NO-MOSCHEA!     NO ISLAM!      ORA E SEMPRE RESISTENZA!     

NO PASARAN!      1-10-100 SAN PIETRO!

Questi sono gli slogan che i manifestanti accampati al “campo base” presso i “giardini Chiappa” usano all’assedio al palazzo del potere. 

La sera nel bivacco del parco non troviamo canne e birre, ma salamelle, costine con le verze e il famoso “sampét da roi” con del vino bianco (perché quello rosso è bandito) della franciacorta.

I manifestanti tengono in scacco il palazzo, impedendo finanche al sindaco di fare la consueta corsa mattutina. 

Il lancio, non dei sampietrini ma, delle salcicce contro le vetrate del comune ha allertato le forze dell’ordine che sono state costrette a richiedere rinforzi,  da Milano sono arrivati in città circa cento agenti dei reparti mobili in assetto antisommossa. 

Dal tribunale di Torino sono stati distaccati due magistrati che forti dell’esperienza ai cantieri dell’alta velocità sono pronti ad intervenire in flagranza di reato. 

Intanto dei consiglieri di minoranza organizzano delle cene-colletta per aiutare i manifestanti e per coprire le spese legali di alcuni ragazzi che sono stati fermati mentre compivano raid dimostrativi verso i commercianti della zona, imbrattando le saracinesche e rompendo qualche vetrina. Prese d’assalto anche le vetrate delle banche.

 

La situazione è tesa, il sindaco e il consiglio comunale sono barricati all’interno del palazzo ed emettono comunicati stampa ogni dodici minuti, mentre fanno partire querele e denunce ogni sette minuti e ventisei secondi.
 
I manifestanti aumentano ed alla protesta anti moschea si sono uniti anche i benzinai e alcuni commercianti del centro storico infastiditi dalle recenti regalie al colosso del consumismo imperialista emilianoromagnolo. 
Dalle vicine campagne si stanno organizzando trasporti di maiali da portare in piazza e sui terreni di ombriano con lo scopo di dissacrare gli stessi e renderli sgraditi alla comunità islamica. 

Un consigliere leghista nel frattempo tuona alla rivoluzione armata e sta cercando di organizzare squadre di scavatori armati di pala e piccone per staccare la “Padania” dall’Emilia Romagna. 

 

Questo è uno stupido racconto ma vorrei far riflettere sulle analogie di comportamento (anche se esasperato) di alcune frange politiche davanti a richieste non condivise, oltre al fatto che le stesse prendono posizioni diametralmente opposte quando VOGLIONO far condividere la proprie decisioni.

A Crema fino ad ora si è assistito ad un corretto e composto “sollevar di voci”, purtroppo alcune ultimamente fuori dal coro, ma nulla di più. Si è cercato di chiedere dialogo e confronto, su un tema che non è di vitale importanza o di strategia economica mondiale ma che tocca per molti versi molti cittadini.

Oggi a Crema vive una comunità islamica numerosa che non è mai stata bersaglio della maggioranza di diversa religinoe della cittadinanza, vive una comunità che in molti casi ha beneficiato dell’accoglienza e del buon cuore della comunità cittadina che si è sobbarcata l’onere con le dotazioni del welfare locale.

Non ci si nasconda dietro diritti costituzionali, perché purtroppo i mussulmani non possono beneficiare di diritti in quanto non hanno mai voluto ratificare gli accordi con lo Stato Italiano a causa di loro problemi nell’identificare una figura univoca che possa siglarli a nome di tutta la comunità, ma non per questo lo Stato o la cittadinanza brucia moschee, sgozza infedeli o rapisce gli islamici.

Non ci si nasconda dietro le accuse di razzismo, perché in città nessuno ha mai contrastato la comunità che vive e prega in via Mazzini,

 

La riflessione sul tema è quindi necessaria, ma soprattutto è necessario pensare che l’attuale amministrazione non ha ricevuto un mandato popolare al riguardo, perseverare in tal senso sarebbe unicamente per un capriccio personale di un individuo o di un gruppo di persone arroganti e irrispettose.


martedì 16 settembre 2014

GIOVINETTI eminenza grigia.

È Cesare Giovinetti il colpevole delle "disgrazie cremasche" o abbiamo verente scoperto chi è il VERO SINDACO di Crema?
Oramai è cosa risaputa che la Sindaco da corsa eserciti il suo ruolo come comparsa, come prestanome di una entità nascosta che da più parti è stata additata nel Podestà Rosso, ma abbiamo scoperto come sono andate realmente le cose.
Alle scorse elezioni, a sorpresa l'ex sindaco di Crema si è defilato e pare non sia nemmeno adato al seggio per apporre la sua "X".
Oggi propongo a voi pazienti lettori un documento di oltre vent'anni fa, dove l'allora sindaco elencava gli obbiettivi della giunta che andava a varare.
- raccolta differenziata con pagamento delle imposte di smaltimento a peso (e dei prossimi giorni la partenza della sperimentazione in larga parte della città)
- attività per gli anziani (sono ai nastri di partenza gli orti sociali, il nono vigile e il piedibus)
- nuovi parchi giochi per i bambini (posati i cartelli di divieto o di accesso ai cani, si attendono i contributi del gruppo Eni per i  parchi pubblici) 
- introduzione dei minibus e rivisitazione degli orari di percorrenza (da poco cambiati i cartelli delle fermate e in fase di rivisitazione le linee e gli orari)
- rilevamento della qualità dell'aria e introduzione di disintcentivi all'utilizzo delle auto (grazie per la prossima giornata di blocco del traffico "di lunedì")
- stop ai nuovi supermercati (cit. Alloni 2014: "non si può avere un supermercato per ogni campanile")

E TANTE ALTRE COSE.

Quindi sarà il caso di pensare che il vero burattinaio di Crema sia proprio Giovinetti? Sarà lui a voler finalmente attuare a pieno il programma del 1993?
O forse è più probabilmente l'attuale giunta raccoglie il cattivo operato di 15 anni? E forse a secco di idee nuove e innovative si è ispirata a ciò che nel 1993 cercò in ogni modo di non far completare?
O forse entranbe le cose?
Sta di fatto che Cesare Giovinetti 1993 proponeva cose che ancora oggi sono attuali, segno evidente che era un buon sindaco e che aveva le caratteristiche necessarie ad un sindaco, visione del presente e immagine del futuro. Intanto il
Sindaco ha fatto segnare un nuovo record di velocità sui dieci km!

http://archiviostorico.corriere.it/1994/gennaio/05/Crema_sfida_della_Lega_co_0_9401053129.shtml


TUTTA COLPA DI CESARE -giuinet-

È COLPA SUA!


Cesare Giovinetti, sindaco Leghista della nostra città dal 1993 al 1997 è il vero "colpevole" della prossima edificazione della moschea con tanto di minareto a Crema!
L'amministrazione Bonaldi ha infatti chiarito che convenzioneranno gli islamici nello stesso modo in cui il nipotino di Alberto da Giussano convenzionò i Testimoni di Geova durante il suo mandato.
Con tanto di giustificazione:
"Se va bene per Geova deve andar bene anche per Allah".
UN PAR DE PALLE! Caro il (aimè) nostro assessore spilungone, le usanze, le adunanze, gli usi e i costumi delle due religioni NON SONO LA STESSA COSA.
Innanzitutto stiamo parlando di cittadini ITALIANI (Geova) e di cittadini STRANIERI (Islam); poi stiamo parlando di culture differenti, i testimoni di Geova parlano Italiano e non hanno alcuna intenzione di sovvertire il sistema democratico e giuridico nazionale, di contro la comunità islamica vuole insegnare l'arabo e predicare nella stessa lingua, e instaurare, come già proposto in molte altre nazioni, la sharia (legge islamica). 
Infine, ma non da ultimo, dobbiamo considerare che dal 1994 sono passati "SOLO" VENTANNI, e Lei all'epoca aveva ben NOVE ANNI, ed evidentemente fatica a ricordare la situazione politico sociale dell'epoca, fatica ad immaginare che i Testimoni di Geova all'epoca non giravano in città con il turbante, o con burka, non avevano barbe incolte e machete sotto le vesti, non tagliavano teste ad "infedeli" e nemmeno proclamavano la guerra santa contro i cristiani minacciando di morte fin anche il Papa che all'epoca ricordiamo era già Giovanni Paolo II.
Non entri la giunta Bonaldi nel ginepraio dei paragoni e dello "scaricabarile" delle responsabilità su altri uomini del passato, non venga a raccontarci che prima di loro altri, e poi ancora e ancora...  O dovremo trovare il principe Alessio I Comneno a capo di tutti i problemi.
Signori ben pensanti, non guardiamo sempre indietro, alludendo sempre al fatto che "han cominciato prima loro" o non avremo veramente alcuna possibilità.
Qui non si tratta di tornare all'età della pietra come alludeva lo spilungone, ma nemmeno, dico io, di tornare al 1994.
Del "califfato del tortello" facciamo volentieri a meno, come faremmo volentieri a meno del "soviet supremo".
 

giovedì 4 settembre 2014

ONOREVOLI ASSENTI!

Cinzia Fontana, Franco Bordo, Danilo Toninelli..... Dimentico qualcuno? Perché sarebbe facile dimenticarsi i nomi e i visi di chi ha "scippato" il nostro voto alle scorse politiche.
Si sono battuti per le strade e sui giornali, hanno stretto mani e presenziato ad ogni possibile avvenimento pubblico, persino le assemblee condominiali dei vicini edifici....
E poi......? 
E poi sono andati a Roma!
La città eterna li ha rapiti. Tutti belli e profumati, la signora alla sua seconda esperienza ha ormai trasformato il suo look e rinnovato completamente gli armadi, il compagno ha però bruciato sul tempo la signora sfoggiando da subito un abbigliamento adatto al rango, difficile scorgerlo senza giacca e cravatta omologato allo standard capitalistico dei dirigenti. Non appena arrivato nella capitale si è prodigato nell'acquisto di un sobrio completo di buona fattura, quasi bianco, tanto da fargli conquistare l'appellativo di "SCIUR PADRUN DA LE BÈLE BRAGHE BIANCHE". 
E il giovane "scapigliato"?, il penta stellato si è ben mimetizzato nel suo variopinto gruppo, è persino apparso sui canali nazionali, "pròpe an bel ved!"

Ma non vogliamo questionare sulle loro frequentazioni e le loro abitudini romane, non staremo a questionare sui ristoranti frequentati e sulle frequentazioni ai ristoranti, non riportiamo le presenze o le assenze non naufragheremo nelle firme apposte o no sui documenti ufficiali....

E allora cosa vi chiederete dove la statua vuole andare a parare....
Lo voglio chiedere a voi, COSA HANNO FATTO FINO AD OGGI I SIGNORI PARLAMENTARI PER CREMA E IL CREMASCO????

I tre "re Magi" non sono stati mandati a Roma (con i nostri voti) solo per percepire stipendi e per scomparire nel pantano delle grandi decisioni nazionali (o delle grandi promesse del premier)?
 I nostri rappresentati non dovrebbero dimenticare che la loro principale missione è "PORTARE BENEFICIO A CREMA E AL CREMASCO", al pari di quanto fanno moltissimi loro colleghi.
Non ci interessa vederli belli incravattati o usciti da trucchi&parrucchi per presenziare a manifestazioni politico/religiose sul territorio, non ci interessa vederli seduti in prima fila.
Loro sono il nostro terminale romano e da loro PRETENDIAMO che si spendano,  consumando le scarpe per le strade della capitale, per portare a Crema e nel cremasco investimenti, innovazione, servizi e attenzione positiva.
Per portare una linea ferroviaria come Dio comanda, per portare investimenti nelle infrastrutture, nelle aree di insediamento industriale, per portare tecnologia al servizio del mondo del lavoro, dell'impresa e dello studio sul territorio.
Nel suo piccolo il "compagno Pizzetti" ha fatto il suo lavoro nella scorsa legislatura, mantenendo in vita un tribunale in coma irreversibile come quello cremonese a discapito del funzionante tribunale cremasco, e questo anche grazie all'assenza dei nostri vecchi politici....
Sarebbe importante non si ripetesse la stessa storia.

..... Nota a margine, troppo presto per valutare l'operato del neo deputato europeo, ma potremmo ragionare su quanto NON FATTO dai consiglieri regionali...... Alla prossima

domenica 20 luglio 2014

CONSIGLIERE di minoranza CERCASI (Simone Beretta)



Oggi parliamo di SIMONE BERETTA, il mitico "Beretù".
Siede tra i banchi del consiglio comunale praticamente da sempre, la leggenda narra che "lui" intimo degli immortali sia presente a palazzo sin dal giorno della sua edificazione.
Nella scorsa consiliatura, fu accusato da più parti di essere in "vero" sindaco di Crema (un po come accade ora con il Podestà Rosso "alias Matteo Piloni" con la sindaco da corsa), di essere stato l'artefice con la sua ingombrante figura, dei disastri politici del Dott. Bruttomesso.
È vero, negli scorsi anni è stato ingombrante sia per la stazza non proprio longilinea che per la sua capacità, nel bene e nel male, di catalizzare l'attenzione.
Spesso scontroso per partito (quale poi?) preso, molte volte capace di impuntarsi all'infinito per raggiungere un obbiettivo.
 Sue le più grandi battaglie, per la fortemente voluta costruzione del sottopasso di via Indipendenza e per la querelle del "calciotto" dove subì attacchi da più parti, anche a causa delle nomine fortemente volute all'interno delle partecipate coinvolte........
Si ma questa era acqua passata utile solo a far conoscere (ammesso che ci sia ancora qualcuno che ne è all'oscuro) il peso specifico dei Simone Beretta.
Oggi?
Oggi è ridotto a comparsate, siede tra i banchi dell'opposizione e si vede superato nell'attività di "GUASTATORE" sia dal suo amico di partito Antonio Agazzi che dai vari Arpini e Zanibelli.
Il suo apporto alla gestione della città e al controllo degli amministratori è minimo, ridotto al lumicino, quasi inavvertito.
Qualcuno è vero, di questo ne gioisce ma la città da un "peso massimo" come Simone vorrebbe molto di più.
Non abbiam sentito una parola sulla questione austroungarico e nemmeno sul ciringuito dei giardini, non abbiam sentito una parola sullo stato di abbandono generale che investe la città... Di fatto è un po troppo tempo che non sentiamo parole dal Beretù.
Non starà pensando di abbandonare la scena, non crederà di lasciarci privi dell'attore di lunga carriera senza alcun coup de teatre?

Ma chi lo conosce bene, sa che sotto la cenere sta prendendo vigore un nuovo fuoco e che ben presto illuminerà nuovamente la scena.......

martedì 15 luglio 2014

CERCASI CONSIGLIERE di minoranza



Alberto Torazzi, ex parlamentare della repubblica, lasciata la comoda poltrona romana ove ha spesso fatto parlare di se dai media nazionali, si è presentato alle elezioni comunali come candidato sindaco e non riuscendo ad ottenere (come per altro tutta la vecchia coalizione) particolare lustro dai risultati si è dovuto accomodare tra i banchi della minoranza.
Già l'impegno di un consigliere di minoranza è probabilmente ancor più gravoso di quello dei colleghi di "governo", all'opposizione si hanno due compiti importanti, quello di controllare l'operato di chi amministra e quello di proporre alternative migliori rispetto a quanto avanzato dalla maggioranza.
Non è cosa da poco, bisogna dimostrare ai cittadini di poter essere migliori, più capaci e magari anche più simpatici di chi oggi amministra.
Bene, rilassati i compiti del "bravo consigliere" veniamo ai nostri fatti.
Oggi ci occupiamo di Alberto Torazzi, è il primo, speriamo sia l'unico ad esser messo alla graticola, ma temo che presto dovremo tornare sull'argomento e bacchettar qualcunaltro. 
All'inizio, fece parlar di se per il suo reddito, quello si da primo cittadino (http://inviatoquotidiano.it/fatti/comune-di-crema-redditi-online-testa-il-leghista-torazzi-poi-limprenditore-ancorotti-entrambi), poi lo si intravvede in una "bega" politica nel momento in cui in casa Lega volano gli stracci (http://www.crema.laprovinciacr.it/news/cronaca/25498/Lega--richiesta-di-espulsione-per.html).
Vero, lo abbiamo sentito tuonare contro il patto di stabilità (http://crema.leganord.org/News/nazionale/2013/10/26/rompiamo-patto-assemblea-pubblica-crema) e prendere posizione contro la costruzione della moschea a Crema, ma francamente da una persona del calibro di Torazzi ci si aspetterebbe molto di più.
Con la sua personalità, la sua esperienza a livello politico molto rilevante, dovrebbe portare al comune di Crema un valore aggiunto mentre invece contiamo i suoi contributi con estrema facilità e senza l'aiuto del pallottoliere.
A questo punto ci vengono due idee, una è dettata dal dubbio che l'ex onorevole possa avere in questo momento altre cose più importanti da fare, e allora sarebbe auspicabile che passasse la mano ad altri con più disponibilità, fornendo da dietro le quinte i preziosi suggerimenti di cui è capace (visto che ha passato molti anni in parlamento a Roma).
L'altra idea è invece un po più articolata e vede il "cosigliere" solo sulla tolda della nave, senza equipaggio, senza carte nautiche e senza vento che possa alzare le vele..... 
E allora vorremmo sapere dov'è il partito.

Ma in ogni caso sarebbe importante per un partito strutturato e radicato come la Lega Nord, avere un consigliere presente e attivo, supportato da una squadra di persone altrettanto presenti e capaci.
CREMA HA BISOGNO DI GENTE CAPACE, vista la difficoltà a trovarne tra la maggioranza consiliare, sarebbe auspicabile rintracciarne tra le fila dell'opposizione!




mercoledì 2 luglio 2014

Esserci o dormire?

Indignato!
Questa è una parola che sta andando di moda, che viene sempre più utilizzata e per questo motivo sembra altamente inflazionata, ma è il reale sentimento di questo momento.
Indignato dal comportamento di alcune persone che si sono recentemente erette paladini della legalità e guardiani della moralità comune.
E parlo di amministratori che si son svegliati non appena certi che il nemico fosse agonizzante.
Nulla di nuovo, per l'amor! Siamo abituati a veder questo compprtento, soprattutto tra i sinistri, basti ricordare quanti di loro nel secolo scorso buttarono le nere camicie per rivestir la parte dei patriotti partigiani della prima ora, si solo ad avvenuta morte del dittatore.
E oggi?
Oggi in città le cose non cambiano.
La "forza vincente" degli ultimi vent'anni, è stata "odiata con amore" dove in piazza se ne parlava male dicendone peste e corna mentre in privato si scendeva a compromessi andando a "baciar le pile" spesso di nascosto. In molti hanno elemosinato favori, intercessioni, preghiere e amicizie, salvo poi voltar le spalle e infilzare il toro solo quando è già morto.
Dal 2010 si sapeva di "problemi" e le voci che in città son circolate, sono state delle più svariate, ma non voglio parlar della faccenda che riguarda il "ministro di Dio" e l'uomo che ne vestiva i panni. Questa è una faccenda troppo grande e troppo seria perché una "statua irriverente" ne prenda a cuore la discussione.
Voglio invece parlare del comportamento dell'amministrazione comunale, lassista negli ultimi quattro anni ad avviare un'indagine interna ed una pressa d'atto delle pratiche di organizzazioni territoriali accreditate dalla stessa a supporto del disagio familiare.
E voglio parlare di un onorevole che si erige a paladino della legalità quando anche lui si è svegliato da un lungo letargo interessandosi esclusivamente di una campana, dimenticandosi o riassopendosi ogni qual volta la campana invece suona stonata a "sinistra".
Signori questo vuol dire far cattiva politica e cattiva amministrazione, vuol dire esserci solo quando non si può far finta d'esser altrove, vuol dire non aver ne trasparenza, ne conoscenza del territorio, ne tantomeno la volontà di fare il bene della popolazione che si rappresenta.
Vuol dire in una parola sola, essere dei "paraculi" per come lo si può dire alla romana.
E con questo? Con questo non voglio assolvere nessuno, ne il principale "colpevole" e tantomeno chi fino ad oggi si è girato dall'altra parte e oggi sale, o meglio salta, sul carro dei vincitori (ma stiamo parlando di personaggi abituati a farlo).
Troppo facile, troppo opportunistico.
Ma dove eravate prima? Quando reati di grande gravità venivano commessi? 
E oggi? Siamo così sicuri di condannare con processi di piazza delle persone, pur non conoscendo i dettagli di quanto viene loro imputato?
E non mi si accusi di voler assolvere a prescindere o di vole condannare tutti per non condannar nessuno.
Chi sbaglia paga, se una persona commette un reato è giusto che ne paghi le conseguenze, civili o penali.
Ma se un amministratore "sbaglia" troverei altrettanto giusto che paghi con mancate riconferme.
Tant'è, e qui vorrei chiudere.

giovedì 12 giugno 2014

MALVEZZI, ma ci faccia il piacere!

Eletto al consiglio regionale grazie alla buona prestazione registrata proprio nel cremasco, Carlo Malvezzi continua ad avere occhi solo per la capitale del Torrone.
D'altra parte, a Crema dovremmo smettere di aver fiducia nei cremonesi che da  sempre, non hanno portato nulla di buono alla nostra splendida città.
Ma veniamo al dunque, il consigliere si è autoproclamato  paladino dei pendolari, un po come il semi-cremasco Agostino Alloni in periodo elettorale. Con cadenza regolare, non manca di sollecitare le ferrovie, il consiglio regionale, il parroco e magari anche il salumiere per il miglioramento della linea MILANO-LODI-CREMONA-MANTOVA, lottando per la dignità dei pendolari che questa linea utilizzano quotidianamente.
Il "nostro" consigliere, scorda però una cosa molto importante, che da Cremona  per raggiungere Milano sarebbe molto più veloce passar da Crema, ma questo sarebbe il minimo se ricordasse chi gli ha permesso di poggiar le terga sul regional cuscino.
Da Crema quotidianamente centinaia di persone raggiungono Milano via gomma (con un servizio scomodo e oltremodo lento a causa dell'inadeguatezza viaria) o via treno con un servizio assolutamente non dignitoso per i pendolari ma veramente scandaloso per la sua organizzazione e per i mezzi utilizzati.
Logico pensare che i gestori della tratta se ne freghino allegramente, o che preferiscano in via prioritaria agire su quelle tratte ove i politici di turno (che poi garantiranno loro gli incarichi) stressano oltre modo.
E quindi? E quindi non ci sarà alcun intervento sulla tratta CREMONA-CREMA-TREVIGLIO-MILANO se nessuno dei gallonati politici si adopererà per sollecitarne i lavori.
E quindi? E quindi sarebbe AUSPICABILE che gli elettori cremaschi si ricordassero chi lavora e chi no, chi fa qualcosa per la città e chi costantemente ne impoverisce il tessuto sociale.
Chi vuole rendere e mantenere Crema una "dolce" città e chi invece ne vuole umiliare gli abitanti.
L'appello è quindi rivolto in primis ai "gallonati politici" per far quello per cui VI ABBIAMO DELEGATO, e in seconda istanza, ai cremaschi perché SMETTANO di votare chi NON FA QUELLO CHE DOVREBBE, sia che si chiami Carlo, Agostino o Franco.

mercoledì 7 maggio 2014

#perchèno

Elezioni europee alle porte, sollecitazioni da ogni angolo, candidati sorridenti, rassicuranti, propositivi e molto attivi a stringer mani presenziando ad ogni evento.
Oggi voglio provare ad azzardare una riflessione per capire e proporre un voto intelligente, un voto finalizzato non tanto all'ideologia che ognuno di noi giustamente mantiene, ma finalizzato al tornaconto del territorio, al "bene comune" e quindi non alla vittoria di questo o quel partito ma alla vittoria del "nostro" tornaconto personale perché siamo tutti un po egoisti e alla fine dei conti chiediamo sempre "cosa ci guadagno?" tranne che nel momento di esprimere un voto. 
Quei pochi istanti in cui tracciamo la "X", spesso e sovente agiamo d'impulso, con il cuore.... Votiamo per quel "partito", anche se dovremmo invece porci quella fatidica domanda del "cosa ci guadagno?" e votare per la persona.
Per quella persona che magari non è del partito del nostro cuore, ma deve garantirci sicurezza e presenza "ex-post", quando siede sui comodi scranni del potere.
L'Europa è si una "palla al piede" ma potrebbe diventare veramente un'opportunità.
Per tanti anni, votando secondo coscenza abbiamo accettato che i nostri rappresentanti non ci rappresentassero, gente calata dall'alto che una volta sedutasi sulle comode poltrone di Bruxelles nemmeno immagina dove ha preso i voti che gli hanno permesso di "villeggiare" all'estero.
L'Europa ogni anni drena risorse alle nazioni che ne fanno parte, ma ogni anno riversano sui territori fiumi di denaro finalizzati alla realizzazione di progetti. Ogni anno noi perdiamo "opportunità" di crescita proprio per l'inadeguatezza dei nostri rappresentanti, onorevoli spesso assenti per doppi o tripli incarichi, gente che spesso è impegnata in professioni diverse, che sono state candidate ed elette proprio per la "spendibilità" del loro nome, ma che proprio per quella "spendibilità" difficilmente potranno portare il giusto apporto all'attività parlamentare e di tutela del nostro territorio.
La mia considerazione, è quindi volta non tanto a sollecitare il voto a favore di qualcuno, ma prevalentemente a capire se ci possono essere motivi per non darlo a qualcun'altro.
Parto infatti da un concetto populista, "sono tutti uguali, sono tutti buoni per loro".
Chi di voi non ha mai fatto un simile ragionamento, o quantomeno non l'ha mia sentito fare da qualcuno? Aggiungendo magari in "tanto vale votarne uno a caso"!
Niente di più sbagliato! Niente di più deleterio per noi e niente di più accondiscendente a quanto vogliono "loro" inteso proprio come quella forza misteriosa che sta dietro o meglio "dentro" ad ogni partito che negli ultimi decenni ha contribuito alla nostra disaffezione alla politica.
Fatte queste considerazioni, vorrei chiede a voi se sapete chi votare, se avete identificato il candidato giusto. Se avete conosciuto la persona, all'interno del "vostro" partito, a cui darete il voto e se la persona che avete conosciuto è la persona alla quale affidereste le chiavi di casa vostra prima di partire per un viaggio.
Si, le chiavi della vostra casa o la colui da della vostra auto, due delle cose a cui noi italiani teniamo di più, e se il vostro pensiero è stato "be, non gliele darei proprio a cuor leggero, neanche lo conosco", allora sarebbe meglio non dargli nemmeno il voto, perché il voto è cosa ancor più importante delle chiavi di casa nostra.
Con il voto deleghiamo una persona (in molti casi deleghiamo un partito a scegliere una persona, quindi addirittura una doppia delega) a rappresentarci prendendo delle decisioni per "nostro conto"..... E se quello decide male? 
Torniamo allora al concetto di "egoismo e territorio". Se nella cabina (o per dirla alla bossiana "gabina"), con la mia "X" do una doppia delega in bianco, designando un perfetto sconosciuto a rappresentare il nostro territorio, non posso aspettarmi ne che lo sconosciuto sia interessato al cremasco, ne che lo sconosciuto sia interessato a me.
Veniamo quindi ai candidati di "casa nostra", in questa tornata elettorale abbiamo due candidati cremaschi, uno DOC e l'altro d'adozione, uno vive del suo lavoro alzandosi ogni mattina all'alba per andare in ufficio a Milano da una vita, interessandosi di politica e facendo politica da una vita nel tempo libero, in modo passionale.
L'altro da un po' di tempo vive invece di politica, ha raggiunto dei traguardi di rispetto, ha lavorato molto bene e sicuramente proseguirà a vivere di politica per altro tempo.
Di chi sto parlando l'avrete sicuramente capito, il nostro territorio candida in questa tornata europea Massimiliano Salini (il presidente della Provincia di Cremona) e Gianemilio Ardigò, ex consigliere in comune a Crema, ha sempre e coerentemente "militato" nei VERDI Europei e ha sempre fatto politica con coerenza ed impegno per il territorio (e forse per questo non è stato rieletto).
Non sta a me tessere le lodi ad uno o all'altro dei candidati, perché il voto dovrà obbligatoriamente essere dato a loro, ma voglio chiedere a voi, #perchèno il voto per ARDIGÒ!

domenica 27 aprile 2014

Dilettanti vs Professionisti (va in scena il Voltini)


E venne il giorno.....
E venne il giorno della retrocessione e la squadra cremasca (o forse meglio dire "rivierasca") tornò inesorabilmente tra i dilettanti.
Torna inesorabilmente nel rango che gli compete, dopo il fallimento societario, poi mascherato da rinascita dell'araba fenice.
Ma prima di entrar nel merito dei giorni nostri, ripercorriamo un po di storia.
Chiusa l'era Andreini, con un "super" Pergo sempre ai vertici, che sfornava talenti, la società passa prima in "mani" bresciane e poi bergamasche conoscendo momenti difficili e successive rinascite.
I momenti difficili dei "cannibali" sono spesso coincisi con le proprietà legate al mondo dell'imprenditoria edile, un mondo in cui gli "affari" si sono spesso conclusi con grossi guadagni, ma spesso concentrati nelle mani di poca gente.
Ma cosa c'entra questo con i canarini cremaschi? C'entra e come, perché ogni "palazzinaro" bresciano o laziale ha sempre avuto la "fissa" dell'area "Voltini" ha sempre avuto proclami di grandezza, di volontà di dotare Crema di nuove strutture sportive, di voler costruire quello stadio moderno che permetterebbe al calcio cremasco il salto di qualità.
Sempre e solo attraverso delle compensazioni che prevedano, l'acquisizione della nuova area a titolo gratuito (o quasi) dal Comune e la contestuale cessione dell'area del Voltini (da parte del Comune) per edificare, generando quindi la necessaria disponibilità economica per realizzare il nuovo impianto.
La città avrebbe avuto nuovi e moderni impianti, un nuovo centro commerciale e una nuova conformazione topografica..... Uuuu ma quante cose belleeeee !!!!

Bene, ma tutto questo prima non si poteva realizzare perché il PGT (ex piano regolatore) non prevedeva la trasformazione dell'area Voltini e l'iter di conversione sarebbe stato molto lungo.
Oggi il nuovo PGT prevede già la nuova destinazione d'uso dell'area (commerciale/direzionale/residenziale).
Ma l'amministrazione non può privarsi di un impianto sportivo che pur vecchio che sia, svolge il suo servizio egregiamente, sarebbe uno schiaffo alla città e una sicura perdita di voti.
A meno che........ la società calcistica non si faccia promotrice del solito vecchio progetto, acquisire una nuova area a titolo pressoché gratuito, edificare l'impianto che necessita, senza grandi sfarzi ma corredato da tutti i servizi (commerciali) utili a rendere l'area "interessante" giustificandone la spesa, di conseguenza intervenire sulla "vecchia" area del Voltini ove si costruirà ciò che serve, servendo chi necessita.
E qui il maligno, l'irriverente e il cattivo pensa male (Andreotti docet) e va a capire che forse anche la politica ha il suo ruolo, e allora potrebbe spiegarsi anche la velocità della nascita del "pergolone", il trasferimento da pizzighettone propiziato e sponsorizzato proprio dalla politica cremasca.
E qui si capirebbe anche la permanenza a Crema della compagine societaria nonostante la retrocessione nei dilettanti, perché parliamoci chiaro, fare una serie D a Crema o farla a Pizzighettone o a Castellone, proprio non cambia nulla, anzi!
Allora spiegherebbe anche la scelta di restare, nonostante un imprenditore valuterebbe il ritorno sulle rive cremonesi sicuramente più vantaggioso, grazie ai costi minori che sosterrebbe per la gestione ordinaria in cambio di un pressochè uguale numero di biglietti staccati la domenica pomeriggio.
La domanda cattiva, alla quale non si cerca la risposta è quindi volta a capire il perché di tanta enfasi sportiva, se poi non si nomina nemmeno un assessore ma solo un "prestanome di facciata", perché tanta spasmodica ricerca di soluzioni, che per la città sono state solo dei costi, senza alcun beneficio di sorta se non la chiusura al traffico della zona stadio per alcuni pomeriggi, il perchè si intrecciano sempre i destini della squadra con gli ambienti dell'edilizia, il perché legati a quegli ambienti ci siano sempre solo alcuni politici.
Ma come dicono in Francia, "ça va sans dire", solo con il tempo (ma scorre inesorabile e la fine mandatura si fa sempre più prossima) vedremo l'effetto che fa. Ma proprio in Francia sono "sbarcati" gli ultimi sceicchi, in Italia fino ad oggi abbiam visto solo speculatori, quindi speriamo solo non sia l'ennesima suppostona formato gigante che ci viene da troppo tempo propinata in ogni salsa. 


venerdì 18 aprile 2014

Arrivismo pensieroso.

Hanno detto che "ha fretta", che è un arrivista, che vuol fare il furbo e che nonostante tutto non ha alcuna competenza, eccezion fatta per il "potente" sponsor che dall'alto, proprio come mangiafuoco tira i fili per muovere il burattino.
Ma allora il burattino è lui? 
È lui il pinocchio cremasco?
È cresciuto all'ombra del piantone,
c'è chi dice fosse solo sdraiato a riposare, ma ammettiamolo tutti, almeno una volta in agosto l'abbiamo visto lavorare.
L'abbiamo visto guidare un muletto, montare un palco, avvitare una lampadina o preparare una salamella. Direi quindi che il curricola per guidare un ministero della repubblica del tortello non gli manca.
Ha le giuste competenze, lui è il vero uomo del fare, il giovane tuttofare.
Con lui potremo starne certi, riusciremo a sbloccare tutto il nord-est della città, i tempi son maturi! 
Non si poteva permettere che altri gestissero il momento, non si poteva pensare che ci si potesse lasciar scappare l'affare.
Mangiafuoco è pronto, vuol sfoderare un altro colpo a sorpresa, cazzuola alla mano, ciment sulla spalla, un colpo di pala ed uno di vanga.
La città si sveglia, alcuni dicon..."si desta" e come d'incanto prende forma e si alza.
Si alzan palazzi, si creano spiazzi s'inauguran piazze intitolate anche al cantante. 
A quel genovese che non aveva pretese,
a quel genovese che volle per altri cantare ribelle, cantar cose belle.
Si tagliano nastri, si apron le porte
di altri mercati e di arti raccolte.
Perché non creiamo nell'area che cambia,
lo spazio deciso di chi prega e è canta?
Felici amici, felici davvero.
Non abbiate timori, qui proprio non credo!
Mangiafuoco è pronto a diriger Pinocchio, la città in un tratto
cambia faccia è un nuovo impatto.
Pinocchio o pupazzo, pupazzo al lavoro!
Qui servon martelli, picconi ed ombrelli.
Ombrelli che s'alzan con un gesto preciso, 
lo sberleffo d'un tempo è ancor più deciso!
Sveglia o fratelli, sveglia o compagni!
Abbattiamo le fabbriche e costruiamo per anni.
Quindi.....

POSSIAMO COSTRUIRLA?
certo che possiamo!
Con pinocchio aggiusta tutto!



lunedì 7 aprile 2014

VECCHI LEONI

Vecchi Leoni 
-AGOSTINO RESTEGHELLI-
Da anni ha abbandonato la scena politica cittadina, ma per molti anni "fiamma" della destra cremasca.
Resteghelli, è uno degli ultimi leoni della destra cremasca, la destra che viene dal passato, la destra che ha tenuto accesa la fiamma della speranza, la fiiamma della coerenza, la fiamma della passione per la politica l'ordine e la ragione che hanno animato prima il Movimento Sociale Italiano e Alleanza Nazionale solo in un secondo momento.
Classe 1948, ha militato nel MSI divenendone segretario cittadino, ha seduto tra i banchi dell'opposizione in consiglio comunale, vanta persino una candidatura (di bandiera) a sindaco di Crema.
Con la nascita di Alleanza Nazionale le sue apparizioni si fanno più sporadiche fino ad esaurirsi con l'avvento dell'era Berlusconi e del "partito unico".
Oggi, da poco libero dagli impegni professionali, si ventila che possa tornare in sella. 
L'appiattimento del panorama politico nazionale, ma ancor di più cittadino, sta ridestando l'antico orgoglio combattente che mai si è totalmente spento nei petti degli uomini di antica tradizione e che torna ad animare i giovani.
Ecco allora che attorno a nuove iniziative si paventa il ritorno degli uomini d'esperienza, un gruppo di persone con il  dna politico completo, non certamente con la volontà di brillare di luce propria ma con la volontà di accendere in altri quella fiamma che ha funzionato da "faro" per più di una generazione.
Crema ha realmente la necessità di rispolverare gli "antichi" passionari?
Crema ha oggi più che mai esigenza di nuove forze che però siano ben illuminate dai valori di correttezza, lealtà e servizio e in questo ruolo non si può che dar atto al "vecchio leone" di racchiuderne a pieno il valore.
Vedremo, saranno solo voci o ci sarà del vero?


lunedì 31 marzo 2014

Il TOUR della Regina



S.M. la regina del Tortello ha conquistato un'altra vittoria!
Con mossa politica/economica militare, ha annesso al regno del Tortello, il ducato del formaggio di Trescore e la magnifica contea di Ticengo.
Come riporta in bella mostra la PRAVDA (http://www.cremaoggi.it/2014/03/tour-nelle-aziende-localilamministrazione-visitai-dietro-le-quinte/#more), la regina accompagnata dalla fida scudiera MoraMorena si è spinta oltre confine, ha con dinamicità conquistato il cuore delle economie confinanti arrivando addirittura ad annettere al Comune che resistì al Barbarossa, le vicine economie.
La domanda sibillina sta nel costo di questa "utilissima" trasferta copiata da prima al Presidente della Provincia, e poi ai consiglieri Regionali.
Loro, hanno però una sana e giusta ragione a visitare le imprese, a battere il territorio e a vivere tra la gente che li ha votati e che rappresentano.
La Regina Maestrina invece????
Non l'abbiamo mai vista visitare le attività cittadine (è forse per paura o forse più realisticamente perché son più quelle che chiudono di quelle che resistono?), difficilmente la si vede tra la gente e spesso è sovente del pensiero della gente che l'ha eletta e che rappresenta se ne infischia, tanto da snobbare raccolte firme e sondaggi giornalistici.
Però visita le attività produttive, accompagnata dall'assessore, fuori comune.....
Sarà già cominciata la campagna elettorale per il parlamento?
A questo punto in molti pensavano che il dispetto alla maestra che corre, sarebbe stato divertente ma attenzione, la sua elezione sarebbe, forse, la manna dal cielo..... #primachesiatroppotardi!

Aspettiamo di vederla tra la gente, per la gente e con la gente, ricordando che è proprio la gente che l'ha voluta come amministratore, ed è quindi per loro che dovrebbe lavorare.

sabato 29 marzo 2014

ASSENZA COLPEVOLE


Assenza colpevole!
Le forze Politiche dell'area di centro-destra sono colpevolmente assenti.
La maggioranza in comune spadroneggia, se la suona e se la canta e alla fine prende anche il compenso per l'artista.
Ne combina di tutti i colori, preferendo sempre e comunque il ROSSO, si quello delle bandiere e dei bilanci delle loro opere!
Infine contro tutti e tutto, fregandosene allegramente dei cittadini, ci stanno privando di ogni struttura statale utile alla cittadinanza, e stanno regalando il nostro territorio ai "nuovi arrivati".
La costruzione di una moschea in città, dopo aver perso il presidio della giustizia, mentre rischiamo un drastico ridimensionamento dei presidi delle forze dell'ordine, carabinieri e polizia in testa, non solo è una cattiva idea, ma è senza dubbio una vera porcata!
Solo la LEGA NORD si è fino ad ora spesa per controbattere a questa malaugurata ipotesi, la LN ha raccolto scatoloni di firme contro questo progetto, le ha presentate in Comune e l'amministrazione non si sa bene che fine gli abbia fatto fare, c'è chi dice che stiamo prendendo aria nei magazzini comunali ma alcuni bene informati sostengono che siamo già state portate in discarica. 
Ma la LEGA non molla!
Ma la Lega è "sola"..... Dove sono le altre forze politiche cremasche? 
Forza Italia è chiusa e arroccata alle conferenze stampa dell'onniptesente BERETÙ e dalle teorie imprenditoriali del "bel Renè", ma non la vediamo per strada a sostenere la volontà popolare.
Il NCD? Il NUOVO che nasce dalla costola cristiana e cattolica della tradizione Italiana? In città annovera parecchi sostenitori, ma al di la della consigliere comunale che (per fortuna) si batte per una città più sicura, non si vedono iniziative a sostegno della volontà popolare contro questo pericoloso insediamento.
Veniamo poi a FRATELLI D'ITALIA, la tradizione, l'Italianità!
Non pervenuti! Troppo presi a contarsi intorno ad un tavolo?
Non è nascondendosi, non è dalle pagine dei giornali che si acquisiscono i consensi e che si cambia un sistema sbagliato, non è con lo sprint elettorale degli ultimi quaranta giorni che si governa, e proprio questa lezione queste forze dovrebbero averla imparata un paio d'anni fa!
E allora?
E allora a Crema può veramente nascere qualcosa di nuovo, la città potrebbe veramente vedere in un futuro non troppo remoto, chi preferisce i fatti alle parole, chi crede fermamente che è meglio FARE che essere sempre ANTI qualcosa, chi alle conferenze stampa preferisce azioni dirette sul territorio e manifestazioni di piazza, avendo SEMPRE come unico filo conduttore l'interesse della cittadinanza ITALIANA più debole, il rispetto della legge e il TRICOLORE come riferimento.
Il movimento CASAPOUND ITALIA, già presente a Cremona, si distingue per essere sempre al fianco dei cittadini, per azioni come la distribuzione di viveri ai bisognosi, come la distribuzione di materiale scolastico nei quartieri più difficili della città, con le loro associazioni di volontariato di protezione civile che in ogni calamità nazionale interviene prontamente contando esclusivamente sulle proprie forze e sulle proprie finanze.... 
Sempre è comunque senza occupare posti di "governo" nazionale o locale.......
Forse dovremmo cominciare a pensare ad una politica diversa?

Sarebbe MOLTO bello vedere finalmente in piazza una nutrita presenza delle forze politiche d'opposizione, UNITE COMPATTE e NUMEROSE per sostenere un sacrosanto diritto dei CREMASCHI, il diritto di poter decidere.
Quindi non facciamo passare sotto traccia l'ennesima porcheria dell'amministrazione Bonaldi, non permettiamo che venga imposta a tutti una scelta che è di pochi e che ha l'unico fine ultimo, un privato interesse elettorale!
NO ALLA MOSCHEA!
SVEGLIA CREMASCHI

#svegliacrema

domenica 16 marzo 2014

PORTA SERIO, la "PORCA" della città

Porta Serio, era il primo varco cittadino per importanza, tanto da veder sorgere nelle immediate vicinanze il castello che garantiva la sicurezza alla città. 
Con il passare dei secoli, è rimasto uno degli accessi principali e, sicuramente, uno dei monumenti più importanti della città, la porta è incastonata alla piazza più grande di Crema, quella piazza Garibaldi che se fosse liberata dalle auto che la soffocano, potrebbe essere "il salotto" cittadino al pari della magnifica piazza del Duomo.
A far da cornice a "porta serio" i giardini, il polmone di Crema, l'angolo "fresco".
I giardini di Crema, raro spettacolo di secolari piante che crescono facendo ombra alle mura venete che ancora conservano il loro antico splendore, sono sempre stati la croce e delizia della nostra città, spesso mal frequentati, spesso però cornice di splendidi pomeriggi e di eventi spettacolari, ma mai come in questo momento, abbandonati, sporchi, e dimenticati proprio da chi dovrebbe tutelarne il decoro e la fruibilità.
Fanno brutta mostra sporcizie di ogni genere, ma ancor di più il gazebo dell'inutilità. 
Non voglio alimentare polemiche e fare pesanti attacchi (per ora), ma sarebbe bello se gli amministratori non si limitassero a guardare le fronde degli alberi in fiore ma abbassando lo sguardo, rimirando cotanta "schifezza", cominciassero a pensare che forse è meglio che si diano da fare.

domenica 9 marzo 2014

COMMISSARIATO P.S.

Quando il problema si fa serio, si serrano i ranghi e si fa squadra. 
Oggi Treviglio insegna, ieri Crema ha pagato dazio, e sappiamo bene che quando si trova terreno fertile, si continua a coltivare.
Il rischio è che dovesse saltare la chiusura del commissariato di Treviglio, il ministero guardi venti km più a sud. 
E li, signori miei son cazzi!




http://www.ilgiorno.it/bergamo/cronaca/2014/03/08/1035870-commissariato-polizia-treviglio.shtml