giovedì 12 giugno 2014

MALVEZZI, ma ci faccia il piacere!

Eletto al consiglio regionale grazie alla buona prestazione registrata proprio nel cremasco, Carlo Malvezzi continua ad avere occhi solo per la capitale del Torrone.
D'altra parte, a Crema dovremmo smettere di aver fiducia nei cremonesi che da  sempre, non hanno portato nulla di buono alla nostra splendida città.
Ma veniamo al dunque, il consigliere si è autoproclamato  paladino dei pendolari, un po come il semi-cremasco Agostino Alloni in periodo elettorale. Con cadenza regolare, non manca di sollecitare le ferrovie, il consiglio regionale, il parroco e magari anche il salumiere per il miglioramento della linea MILANO-LODI-CREMONA-MANTOVA, lottando per la dignità dei pendolari che questa linea utilizzano quotidianamente.
Il "nostro" consigliere, scorda però una cosa molto importante, che da Cremona  per raggiungere Milano sarebbe molto più veloce passar da Crema, ma questo sarebbe il minimo se ricordasse chi gli ha permesso di poggiar le terga sul regional cuscino.
Da Crema quotidianamente centinaia di persone raggiungono Milano via gomma (con un servizio scomodo e oltremodo lento a causa dell'inadeguatezza viaria) o via treno con un servizio assolutamente non dignitoso per i pendolari ma veramente scandaloso per la sua organizzazione e per i mezzi utilizzati.
Logico pensare che i gestori della tratta se ne freghino allegramente, o che preferiscano in via prioritaria agire su quelle tratte ove i politici di turno (che poi garantiranno loro gli incarichi) stressano oltre modo.
E quindi? E quindi non ci sarà alcun intervento sulla tratta CREMONA-CREMA-TREVIGLIO-MILANO se nessuno dei gallonati politici si adopererà per sollecitarne i lavori.
E quindi? E quindi sarebbe AUSPICABILE che gli elettori cremaschi si ricordassero chi lavora e chi no, chi fa qualcosa per la città e chi costantemente ne impoverisce il tessuto sociale.
Chi vuole rendere e mantenere Crema una "dolce" città e chi invece ne vuole umiliare gli abitanti.
L'appello è quindi rivolto in primis ai "gallonati politici" per far quello per cui VI ABBIAMO DELEGATO, e in seconda istanza, ai cremaschi perché SMETTANO di votare chi NON FA QUELLO CHE DOVREBBE, sia che si chiami Carlo, Agostino o Franco.