sabato 26 ottobre 2013

Aria di interesse, non tutti i mali vengon per nuocere

In questi giorni, ho avuto modo di incontrare parecchia gente, molti sconosciuti e molti amici di lunga data.
Tutti ignari della figura del "Pasquino Cremasco", sottolineiamo, ma tutti animati dalla stessa passione della statua "scrivente", tutti con a cuore le sorti della città di Crema.
Stiamo attraversando un momento economico difficile, mille e mille problemi attaccano la quotidianità di imprese e lavoratori, siamo certi che trovarsi ad amministrare la cosa pubblica oggi è cosa difficile e molto impegnativa, ma non possiamo non rilevare che chi ha questo gravoso compito, è spesso accompagnato anche da una scarsa volontà di cambiare le cose, tanto a Roma quanto in piazza duomo.
Le indicazioni "politiche" spesso dettate da gente che è totalmente scollata dalla realtà vanno ad inficiare l'operatività corrente e la volontà di proporre e di programmare.
Gli amministratori quotidianamente ci sviolinano il ritornello dell'assenza di denaro, della necessità di coinvolgere il privato, della volontà di reperire nuovi importanti contributi attingendo nel grande mare dei contributi pubblici a progetto, si parla di una grande riorganizzazione della macchina comunale dettata dal nuovo segretario, di nuovi incarichi, di spostamento di personale in pianta organica e di fantastiche e strabilianti assunzioni che saranno in grado di assicurare nuova linfa economica e grande capacità di comunicazione al comune.........
A questo punto, dovrebbe essere facile ricordare un discorso di Steve Jobs, che prendendosi tutte le responsabilità delle sue azioni, dichiarò di aver fatto una cosa sbagliata, l'assunzione di John Sculley, che avrebbe rischiato di distruggere tutto quello che aveva creato "La persona sbagliata può uccidere anche il migliore degli imprenditori", ma allo stesso tempo, per amore della sua azienda, disse anche "me ne sarei anche andato dalla Apple, se l'azienda fosse andata come avrei voluto".
Un grande imprenditore, un grande organizzatore, un grande uomo capace di mettersi lui per primo in discussione.
Faccio fatica a pensare che qualche amministratore possa essere in grado di abbandonare la barca cosciente di non poterla ben governare....... o forse mi sbaglio e non corriamo il rischio della Costa Concordia?

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