martedì 22 ottobre 2013

La rincorsa agli "affari", il limite che limita -cittadella si/no-

Cittadella dell'anziano, questa grande incompiuta.
Parti segreti, accordi sotto banco, cene segrete e poltrone che scottano.
Il maestro di cerimonia, l'ex assessore "ingombrante" non perde occasione per tornar sulla scena da provetto spadaccino. Molla fendenti a destra ma soprattutto a "manca" non perde occasione per banchettar la maestrina, era di aver affossato la cittadella, ma soprattutto di andar fiera di una scelta tanto sciagurata quanto non isolata.
Fu il suo primo atto da prima donna, fu il primo di una lunga serie di errori.
Ma l'ingombrante ex assessore dovrebbe svelar per intero i retroscena dell'accordo sottobanco, smascherando (pur facendone parte) il vecchio sistema.
Finché avremo dei "politicanti" di mezza grandezza, incapaci di programmare il futuro di Crema, incapaci di prevedere che anche la cittadella dell'anziano per Crema poteva essere strategica, oltre che indispensabile per una città con una popolazione che inesorabilmente invecchia.
Non da ultimo, la realizzazione delle struttura in prossimità dell'ospedale avrebbe potuto garantire in futuro una certezza in più per il mantenimento della giusta autonomia del nostro nosocomio.
Ma come al solito, ci si nasconde dietro un dito, si spera di passare inosservati e tra una poltrona a destra e una a sinistra di sopravvivere nell'ignavia al tempo.
Una città che muore, una città che invecchia è che non reagisce, non gode delle proprie virtù.
Ma qui il dubbio più importante è legato all'arcaico dubbio se è nato prima l'uovo o la gallina, se la colpa è dei nostri "politicanti" o dei cittadini che costantemente e masochisticamente continuano imperterriti a premiare i soliti incapaci.
La realizzazione della cittadella avrebbe potuto avviare un piano di revisione urbanistica tale da permettere di non isolare gli anziani, creando percorsi pedonali e navette di collegamento con la città si poteva stravolgere in meglio il tessuto urbano e viabilistico........ Ma questa è un'altra storia, e magari, un giorno ve la racconterò.




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