domenica 9 febbraio 2014

UNA CITTÀ IN DECLINO

Vorrei cominciare dal fondo:
"Crema è in declino perché manca di progettualità. Ma non prendertela con i politici. Cazziali se sbagliano. Nessuno nasce politico, e alcuni, nonostante anni di militanza, ancora faticano a trovare la loro collocazione. Fanno il loro dovere, cercando di inventarsi governanti. E fanno del loro meglio, mi auguro. Quelli con cui bisognerebbe prendersela siamo noi: i cittadini svogliati. Sono i vecchietti che se ti vedono con una bottiglia di birra in mano pensano tu sia un alcolizzato. Sono i quarantenni benpensanti che continuano a ripeterci “ah, ma un giorno crescerai…”. Ma sono anche quei giovani che, siccome non trovano lavoro sotto casa, invece di rimboccarsi le maniche, si fanno fare la valigia dai genitori e partono per chissà quali mondi – salvo poi tornare 6 mesi dopo, più incazzati di prima. Sono quelli che aspettano la pappa pronta, invece di prepararsi la sbobba da sé. Eppure, a furia di mangiare cibo bruciato prima o poi s’impara a cucinare." (http://www.screamzine.it/social/lettera-ad-un-giornalista/)

Vorrei appunto cominciare da qui per una riflessione, dovendo per onestà intellettuale rimandare anche ad un altro link (http://www.crema.laprovinciacr.it/blog/78943/Giovani-e-cultura-abbandonati.html) che poi riporta al "peccato originale", Antonio Grassi giornalista navigato scopre il coperchio della "cremaschità", fatico a dargli torto quando afferma che in città lo sport preferito da molta gente è la chiacchiera fine a se stessa, il partiam partiam con nessuno che si muove, come lo definisce lui a giusta ragione.
Crema è una splendida città, ma troppo spesso è stata più che il crocevia di scambi culturali, produttivi e intellettuali, il fulcro del "ma cosa ci guadagno?", una semplice affermazione che però lascia affiorare l'intero e primordiale problema. 
In città alla fine si sta bene, non manca nulla (su questo potremmo aprire un dibattito), e la gente per esporsi, per impegnarsi rinunciando a parte della normale e anonima quotidianità vuole in cambio qualcosa di tangibile, subito.
Crema negli anni novanta non è stata risparmiata dalla ventata giustizialista di mani pulite, ricorderanno i meno giovani che alcuni avvisi di garanzia arrivarono anche ai politici di casa nostra, Crema non è passata indenne dalle crisi ideologiche di sinistra e di destra, I politici cremaschi non si sono mai risparmiati da dibattiti inutili quanto fini solo a loro stessi.
Già, i politici cremaschi..... Ma di chi stiamo parlando? 
In città abbiamo alcune tipologie diverse di politico, quello di lungo corso, che è presente sulla scena locale da decenni, e non ha la minima idea di abbandonarla, talvolta è presente per "diritto dinastico" e ricopre ruoli all'interno di partiti o organizzazioni perché si tramandano da padre in figlio come fosse un'impresa privata.
Altri che si "prestano" o perché devono ricambiare vecchi favori, o perché realmente credono in quello che fanno, ma poi si perdono sciogliendosi come la neve al sole perché di fiocchi di neve nel deserto proprio si tratta. 
E allora? E allora se qualche giovane di belle speranze si avvicina a carrozzoni mal governati, nella migliore delle ipotesi si sente rispondere (per dirla alla Renzi) "ragazzino, aspetta il tuo turno", ma questo turno non verrà mai!
Il "giovane" STEZ (come si firma), vol cercare una scusante, vuole girarla in padella, ma quanto i cremaschi fanno per la città?  E quanto i politici cremaschi fanno (o meglio NON FANNO) per allontanare i cremaschi dalla "loro" città?
Vero che la civicità parte dal basso e che tutti i cittadini dovrebbero partecipare attivamente alla gestione della polis, pretendendo da chi guida di essere condotto dove vuole, vero è anche che chi guida ha una visione miope e che preferisce guidare poco e andar piano.

Alla fine del pistolotto, essendomi perso anche io tra le mie parole (volutamente caotiche), vorrei proporre un piccolo esercizio attraverso qualche semplice domanda:

- cosa manca a Crema?  
A. Un luogo per organizzare grandi eventi, concerti.
B. Un stemma di collegamento viario/ferroviario in grado di collegare la città alle due metropoli lombarde (Milano-Brescia)
C. I registri per le coppie di fatto

- chi vorresti come prossimo sindaco a Crema?
A. La Bonaldi perché è più bella che brava o magari il suo padre putativo rinnegato Risari
B. Beretta, o magari suo cugino o il suo padre putativo rinnegato Rossoni
C. Salini perché è più bello della Bonaldi e poi va a messa tutti i giorni
D. Chi se ne frega di chi sarà il sindaco, ma cosa farà ?

- cosa vorresti nel futuro immediato?
A. Intitolazione dei giardini a DeAndrè (così poi ci organizziamo un paio di concerti)
B. Ciclabile per SanMichele (così poi posso andare a casa di Piloni in bici)
C. Il trasferimento dei VVF nell'ex tribunale (così possiamo vendere a qualche amico l"area dell'attuale caserma)
D. Un piano di intervento per la programmazione delle arre industriali/artigianali dei comuni del comprensorio, con definizione di un corno programma per la realizzazione dei collegamenti viari e delle infrastrutture consortili finalizzate all"accrescimento dell'appetibilità della zona.

- quale sarà il problema che ci coinvolgerà a livello comunale nei prossimi due mesi?
A. Revisione delle partecipate, accorciamento della loro catena di comando e creazione di maggiore competitività nei settori di riferimento, accrescimento delle loro capacità di generare business.
B. Piano case/imprese sia per quanto di competenza dell'amministrazione cittadina che per coinvolgimento delle realtà limitrofe,con apertura di un tavolo per l'accorpamento dei comuni minori.
C. Plateatico di piazza Duomo

Quattro domande, quattro provocazioni, quattro semplici riflessioni su cosa vuol dire vivere a Crema, e chi di voi a questo punto penserà "ma questo qui alla fine cosa vuole", non avrà fatto altro che dimostrare la fondatezza delle mie provocazioni. 

Qui non si tratta di ventenni illusi di poter cambiare il futuro senza far nulla, non si tratta di quarantenni benpensanti, o di sessantenni arroccati alle poltrone, si tratta di prendere finalmente coscienza che senza abbandonare posizioni ideologizzate e senza rimboccarsi le maniche, difficilmente si cambierà qualcosa.

A PROPOSITO..... polemiche a non finire per il gazebo dei giardini, prese di posizione, rassicurazioni di serietà, necessità e indispensabilità, ordinanze, e delibere di vario tipo...... 
Ma non doveva essere tolto ad ottobre? Qualcuno ha fatto un giro guardando e controllando lo stato di conservazione dello stesso e del suo contenuto?
Giusto per far chiacchiera su chiacchiera.

(Spero per voi che in molti abbiano almeno capito la metà di quanto non scritto, per gli altri, soprattutto per i soliti assidui contestatori arrossati, come sempre sono disponibile per i disegni)

Nessun commento:

Posta un commento

Ogni commentatore si assume la piena responsabilità di quanto scritto, l'autore del presente blog non ha alcun collegamento con quanto scritto da altri.
Ogni commento è pertanto libero, a condizione che venga mantenuto un livello di educazione e rispetto adeguato.