domenica 3 novembre 2013

Scuola CL, sinistra miopia

In questi giorni abbiamo "sbattuto" contro il banchetto della raccolta firme di "RETE SCUOLE", comitato che avrebbe potuto chiamarsi anche in mille altri nomi, o presentarsi come avrebbe dovuto, con le bandiere dei partiti che poi nemmeno troppo velatamente rappresenta.
I promotori, tutta brava gente, sono in prima linea da anni con battaglie che di costruttivo per le famiglie e per gli studenti hanno ben poco, le loro sono prevalentemente battaglie politiche. Ben inteso, non sempre hanno torto, ma hanno il forte limite della loro provenienza politica e della loro militanza.
Il mio pur non richiesto consiglio?
Una bella visita occultistica finalizzata alla cura della forte miopia che li perseguita.
Ma veniamo al motivo del mio post, la scuola di CL!
La loro raccolta firme è giustificata e motivata dal voler dare un forte segnale al presidente della Provincia SALINI, presidente di quella stessa provincia che ha oramai quasi cantierizzato una nuova opera per la sistemazione in ai quasi definitiva delle scuole cittadine di competenza provinciale.
La Provincia e Massimiliano Salini in particolare, si sono adoperati per poter dare agli studenti cremaschi luoghi di "lavoro" dignitoso, sicuri e all'avanguardia, cercando di concentrare gli istituti superiori in una zona della città così da poter ottimizzare il trasporto e l'interscambio.
Il comitato sinistro cosa chiede? Chiede di spostare la nuova costruzione da via Libero Comune a viale Europa, con lo scopo di recuperare lo scheletro che doveva ospitare la "scuola privata di CL".
Salini ha già messo nero su bianco la sua disponibilità, dettandone le logiche condizioni che un amministratore pubblico, per non incorrere in azioni giudiziarie personali deve dettare, ovvero il rientro del denaro pubblico già speso per la nuova scuola.
In soldoni, amici cari, fanno UNMILIONESEICENTOMILA euro!
Soldi che qualcuno dovrebbe "cacciare" se si vuole bloccare la nuova costruzione, soldi che la provincia ha già speso per la comunità cremasca.
Quindi, ammesso che i promotori di RETE SCUOLE si tassino con una colletta (che fa tanto sessantotto) e trovino la grana, visto che il comune è a secco, la provincia sospenderebbe i lavori, predisponendo un piano di recupero per la nuova scuola.
Appunto, predisporranno!   QUANDO?  e ne siamo sicuri?
Anche perché l'opera di viale Europa è bloccata dal fallimento della fondazione che ne doveva curare la costruzione e il liquidatore, con tutta la buona volontà, essendo quello l'unico "attivo" da liquidare per soddisfare i creditori, vorrà procedere con tutte le cautele del caso.
Quindi?
Quindi non si può sapere quando l'immobile potrà essere acquistato dall'amministrazione e quando di conseguenza cantierizzata la nuova opera. 
E poi?
E poi, con la prossima eliminazione delle provincie, non si saprà chi è se vorranno proseguire sulla strada maestra o se un Qualcuno a caso a Cremona o chissà dove disporrà di lasciar perdere!
La visita occultistica penso sia d'obbligo.

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